L'attività del Centro Laniac e la diagnostica divulgati tramite le attività didattiche museali sono i temi ai quali Chiara Tranquillità ha dedicato la sua tesi discussa a conclusione del suo percorso di studio alla Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
La tesi, intitolata "Tobiolo e l'angelo di Tiziano. Un caso studio di didattica alternativa", ha visto come relatrice Chiara Tartarini, docente di Didattica Museale presso l'Università di Bologna, e come correlatrice Paola Artoni, funzionaria del Centro Laniac. L'ottimo lavoro è stato valutato peri contenuti e l'originalità della proposta con il massimo dei voti e l'assegnazione della lode.
Chiara Tranquillità ha svolto il suo tirocinio presso il Centro Laniac collaborando alle campagne di studio sulle opere di Andrea Schiavone (in occasione della mostra allestita nel 2016 al Museo Correr di Venezia) e sulla "Pala della Trinità" di Rubens (Mantova, Complesso museale di Palazzo Ducale).
Attualmente è cultore della materia in Storia delle tecniche artistiche e del restauro nel Dipartimento di Culture e Civiltà dell'Università di Verona.
Laboratorio di analisi non invasive su opere d'arte antica, moderna e contemporanea (LANIAC) dell'Università degli Studi di Verona
venerdì 5 maggio 2017
Il Laniac a "Bimbi e bimbe in ufficio"
Giovedì 13 aprile l’Università di Verona ha aderito all’iniziativa nazionale "Bimbi e bimbe" in ufficio promossa dal Corriere della Sera - Corriere Economia.
Il Centro Laniac ha partecipato proponendo il laboratorio "Il mondo invisibile dell'arte. Piccoli detective alla scoperta della pittura nascosta" rivolto ai bambini della scuola primaria, tenuto da Paola Artoni (funzionaria del Centro Laniac), in collaborazione con Miquel Angel Herrero Cortell (docente nel Dipartimento di storia dell'arte all'Università di Lleida (Spagna), attualmente visiting researcher presso il Centro Laniac) e Chiara Tranquillità (cultore della materia per Storia delle tecniche artistiche e del restauro).
L'incontro è iniziato con la proiezione di un breve cartone animato che ha per protagonista i Looney Tunes che "entrano" nelle opere d'arte di un museo, dopodiché dalla fantasia si è passati alla scienza. I bambini sono stati "fotografati", come se fossero delle opere d'arte, con una termocamera e le loro immagini, a luce visibile e agli infrarossi, sono state proiettate e commentate insieme.
Fotogallery del seminario "Giorgione: novità diagnostiche sulla Giuditta dell’Ermitage e altre sue opere”
Proponiamo alcuni scatti catturati giovedì 27 aprile 2017 nel corso del seminario di studio, organizzato dal Dipartimento di Culture e Civiltà in collaborazione con Ermitage Italia, intitolato “Giorgione: novità diagnostiche sulla Giuditta dell’Ermitage e altre sue opere”.
L’incontro è stato anche un modo per festeggiare il decennale della fondazione del Centro Laniac.
Dopo i saluti istituzionali di Giampaolo Romagnani, direttore del Dipartimento di Culture e Civiltà, di Tiziana Franco, presidente del Collegio didattico di Beni Culturali, e di Enrico Maria Dal Pozzolo, direttore del Centro Laniac, si sono succeduti gli interventi di Paola Artoni, funzionaria responsabile del Centro Laniac, che ha presentato lo stato dell’arte della diagnostica su Giorgione (ovvero le analisi condotte dal 1937 a oggi); Sandra Rossi, direttore del Museo dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze, ha presentato le analisi condotte sui dipinti del maestro di Castelfranco conservati nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia e Francesca del Torre del Kunsthistorisches Museum di Vienna si è soffermata sulle indagini applicate alle opere di Giorgione conservate nel museo austriaco.
A seguire la presentazione in anteprima mondiale degli esami diagnostici effettuati sulle opere di Giorgione all’Ermitage di San Pietroburgo, in particolare sulla Giuditta, uno dei capisaldi del maestro. Ad illustrarle Irina Artemieva.
L’incontro è stato anche un modo per festeggiare il decennale della fondazione del Centro Laniac.
Dopo i saluti istituzionali di Giampaolo Romagnani, direttore del Dipartimento di Culture e Civiltà, di Tiziana Franco, presidente del Collegio didattico di Beni Culturali, e di Enrico Maria Dal Pozzolo, direttore del Centro Laniac, si sono succeduti gli interventi di Paola Artoni, funzionaria responsabile del Centro Laniac, che ha presentato lo stato dell’arte della diagnostica su Giorgione (ovvero le analisi condotte dal 1937 a oggi); Sandra Rossi, direttore del Museo dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze, ha presentato le analisi condotte sui dipinti del maestro di Castelfranco conservati nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia e Francesca del Torre del Kunsthistorisches Museum di Vienna si è soffermata sulle indagini applicate alle opere di Giorgione conservate nel museo austriaco.
A seguire la presentazione in anteprima mondiale degli esami diagnostici effettuati sulle opere di Giorgione all’Ermitage di San Pietroburgo, in particolare sulla Giuditta, uno dei capisaldi del maestro. Ad illustrarle Irina Artemieva.
La seconda parte del seminario di studio ha avuto un carattere interdisciplinare: Vincenzo Borghetti, dell’Università di Verona, ha introdotto l’esecuzione di tre brani per voce (Giulia Simioni) e liuto (Giorgia Zanin) sul tema della morte per amore risalenti all’epoca di attività del pittore e le letture tratte dalla Iudit di Federico della Valle (1627), interpretate da Greta Gazzaniga e Annachiara Zanoli,
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