I segreti dei
capolavori dei Civici Musei d’Arte veronesi svelati dalla
tecnologia e raccontati da esperti in un ciclo di incontri intitolato
“Tracce nascoste”.
Il
Centro Laniac (Laboratorio per le analisi non invasive per l’arte
antica moderna e contemporanea) dell'Università di Verona - diretto
da Enrico Maria Dal Pozzolo, docente di Storia dell'Arte Moderna –
ha svolto sofisticate analisi su alcuni dipinti dei Musei, grazie al
contributo della Fondazione Cariverona. Sotto la pelle del colore
sono così apparse le tracce, invisibili ad occhio nudo, dei disegni
preparatori e dei pentimenti degli artisti, e misteriose scritte che
hanno permesso di aggiungere importanti dettagli allo studio delle
opere.
I
risultati delle analisi verranno presentati al pubblico interessato e
a studenti del corso di laurea in Beni Culturali al Museo degli
Affreschi alla Tomba di Giulietta (via Luigi da Porto, 5), nella sala
G. Galtarossa, nel corso di tre appuntamenti alle ore 17:
martedì 29 novembre 2016, Alessandra
Zamperini
presenterà
Le
signore del Seicento: costumi femminili in due ritratti del Museo di
Castelvecchio;
martedì
17 gennaio 2017, Giorgio
Fossaluzza
si
soffermerà su Vittore
Carpaccio: la problematica della formazione, i dipinti e i disegni
del primo momento;
martedì
7 febbraio 2017, Tiziana
Franco
illustrerà
Un
pittore veneziano a Verona: Michele Giambono e la Dormitio
Virginis di
Castelvecchio. A
margine delle conferenze Paola
Artoni,
responsabile del Centro Laniac, spiegherà le indagini diagnostiche
eseguite sui dipinti oggetto degli incontri. In un quarto incontro
nella
Sala Arazzi di
Palazzo
Barbieri (piazza Brà, 1) martedì 21 febbraio, alle ore 17, Bernard
Aikema,
Paola
Artoni,
Barbara
Ferriani
e Paola
Marini
presenteranno
il volume "Il Convito
in Casa di Levi di
San Giacomo alla Giudecca. Un
restauro
tra Paolo Veronese e i suoi eredi”, a cura di Monica Molteni ed
Ettore Napione (ZeL edizioni).
L’ingresso
agli incontri è libero fino all’esaurimento dei posti, ovvero
massimo 80 persone in base alle norme di sicurezza.