giovedì 9 marzo 2017

Un video illustra la ricostruzione ideale della Pala della Trinità di Rubens

Rubens invisibile agli occhi: il racconto di un anno di studio interdisciplinare, tra iconografia, diagnostica, storia del restauro nel volume "Ricostruendo Rubens", atti della giornata di studio dedicata alla Pala della Trinità di Rubens.

Il bellissimo video di Guido Bazzotti dedicato alla ricostruzione ideale di Ugo Bazzotti, arricchita dai risultati emersi dalle analisi del Centro Laniac

Pala della Trinità di Rubens

Presentato il volume "Ricostruendo Rubens" - Articoli "Gazzetta di Mantova" e "Voce di Mantova"

Gazzetta di Mantova 9 marzo 2017


Voce di Mantova 9 marzo 2017

giovedì 2 marzo 2017

Mantova, 8 marzo - Presentazione di "Ricostruendo Rubens"



Mercoledì 8 marzo alle ore 18.00 a Mantova in Palazzo Ducale sarà presentato il volume “Ricostruendo Rubens. La famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità”, atti della Giornata di studi dedicata alla Pala della Trinità di Rubens che si è tenuta lo scorso 12 ottobre.

Il progetto di ricerca è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il Mibact, Complesso museale Palazzo Ducale di Mantova e il Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona - Centro Laniac (laboratorio per le analisi non invasive per l'arte antica, moderna e contemporanea), con l’adesione e il sostegno da parte del Comune di Mantova.

Il volume (edizioni Universitas Studiorum, Mantova) è introdotto dai saluti istituzionali di Mattia Palazzi, sindaco di Mantova, e di Gian Paolo Romagnani, direttore del Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona. I testi, in ordine di apparizione, sono di Paolo Bertelli, Alessandra Zamperini, Peter Assmann per la sezione iconografica; Monica Molteni e Paola Artoni per la storia del restauro e la diagnostica; Ugo Bazzotti per la ricostruzione ideale; Renata Casarin e Lara Zanetti per la didattica; Lisa Valli per la storia dell'allestimento della pala.

Così scrive Gian Paolo Romagnani: 
"Nel gennaio dello scorso anno il Dipartimento di Culture e Civiltà ha accolto con interesse la proposta giunta al Centro Laniac (Laboratorio di Analisi Non Invasive per le opere d’arte antica, moderna e contemporanea) da Paolo Bertelli, addottorato nella nostra Università e di recente nominato membro nel comitato scientifico del Museo di Palazzo Ducale di Mantova, nel contesto di un ampio progetto di valorizzazione del dipinto “La famiglia Gonzaga in adorazione della SS. Trinità” di P.P. Rubens conservato nella reggia gonzaghesca. Con il direttore Peter Assmann si concordava quindi una collaborazione istituzionale in termini di approfondimento diagnostico che prevedesse l’esecuzione di analisi non invasive, eseguite tramite strumentazione portatile, sia sulla tela centrale sia sui frammenti conservati in Palazzo. Questo progetto ha visto da subito l’adesione di Monica Molteni, docente di Storia delle Tecniche Artistiche e del Restauro e vicedirettore del Centro Laniac. Per alcune settimane Paola Artoni, funzionaria responsabile del Centro, ha lavorato a stretto contatto con l’opera eseguendo una mappatura dei dati relativi alla tecnica pittorica, al disegno preparatorio, ai pentimenti e alla genesi del lavoro dell'artista. I risultati sono ora condivisi in questa pubblicazione che è l’esito della Giornata di Studio celebrata il 12 ottobre 2016 e che ha visto l’apporto di voci di studiosi del nostro dipartimento (Artoni, Bertelli, Molteni, Zamperini), che si sono unite all’apporto scientifico dello stesso direttore Assmann, della vicedirettrice del Museo, Renata Casarin, e dello studioso Ugo Bazzotti che, sin dal 1977, vede il proprio nome legato a quello di Rubens.
Per il nostro Dipartimento di Culture e Civiltà è un’ulteriore conferma che i passi condotti nello studio multidisciplinare della pittura di Giorgione, Tiziano, Veronese, e ora anche di Rubens, sono ricchi di stimoli per la ricerca accademica e per l’attività didattica, ma anche propizi alla realizzazione di proficui rapporti tra le Istituzioni. L’esperienza del “Progetto Rubens” è infatti solamente un primo tassello di una collaborazione con il Complesso museale di Palazzo Ducale che auspichiamo ancora ricca di esperienze altrettanto fruttuose".